Unknown Mortal Orchestra – Sex & Food (2018)

Quando si fa una recensione, servono dei riferimenti. La cosa, se ci pensate bene, è stupida di per sè. Esprimere delle opinioni su qualcosa (ad esempio musica) basandoci su qualcosa che è stato fatto prima (in questo caso suonato, prodotto e distribuito) non ci mette nelle condizioni di vedere l’opera per quello che è. Lo si fa ad uso del proprio pubblico che, altrimenti, rimarrebbe senza riferimenti durante la lettura.

O mi sbaglio?

Probabilmente mi sbaglio. Se in Messico comparisse un pittore che utilizza delle tecniche di rappresentazione fotografiche basate sulla proiezione di una luce su soggetti che si stagliano su uno sfondo completamente buio, come se la scena si svolgesse sul palco di un teatro per intendersi, probabilmente ci sarebbe qualche critico d’arte che, alzando la manina durante la cerimonia di apertura della sua prima mostra personale, si azzarderebbe in un “questa tecnica ha più di 400 anni, Caravaggio l’ha istituzionalizzata ed è diventata il riferimento per la pittura barocca in Europa…”.

E allora io come faccio a parlarvi degli Unknown Mortal Orchestra senza citarvi gli Unknown Mortal Orchestra? Non ci sono altre maniere per descriverli, se non usando come riferimento i loro precedenti album. Questo può essere un bene (si tratta di materiale unico), ma anche un male (spesso gli esordi esplosivi sono uno spettro ingombrante).

Ruban Nielson alla fondazione degli Unknown Mortal Orchestra nel 2010 (oltre a lui ci sarebbero anche Jake Portrait e Kody Nielson) dichiara la sua intenzione di voler raggiungere una nuova “dimensione musicale” usando il linguaggio della psichedelia come copertura per il suo solipsismo*. La mia impressione è che il progetto sia solidamente ancora in corso.

Il gruppo dimostra una progressione sia tecnica che compositiva notevole. Le prime realizzazioni sprigionavano un’energia cristallina ma erano semplici, più lineari nel loro svolgimento: pattern ipnotici, riff epici, voce e seconde voci angeliche/diaboliche. Oggi, invece, i nostri sono in grado di passare da un genere musicale all’altro nell’arco di pochi minuti, anche all’interno dello stesso brano. L’andamento è sinusoidale.

Sex & Food ha ancora un suono che lascia senza dubbi fin dalle prime note: possono essere solo gli Unknown Mortal Orchestra. Potrebbe non raggiungere le vette delle precedenti produzioni ma è pieno di idee originali. Non mi sembra poco.

* Solipsismo = atteggiamento filosofico secondo il quale il soggetto pensante si pone come la sola realtà ed il mondo esterno appare solo come una sua momentanea percezione, cioè l’intero universo è la rappresentazione della propria individuale coscienza.

  • Punctum
  • Originalità
  • Spasso
  • Produzione
  • Longevità
3.6

Riassunto

Artista: Unknown Mortal Orchestra
Titolo: Sex & Food
Produttore: Ruban Nielson (Unknown Mortal Orchestra)
Etichetta: Jagjaguwar
Data di pubblicazione: 6 Aprile 2018
Metacritic: 75

Best Tracks: Major League Chemicals, Hunnybee, American Guilt, How Many Zeros, Not in Love We’re Just High

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