Oxbow – Thin Black Duke (2017)

Gli Oxbow calcano le scene dal 1989 ed hanno rilasciato diversi album. Per certi versi interessanti, molto spesso “eccentrici”.

Ancora una volta immaginano un mondo dominato dal disordine, dove free-jazz, noise-rock, avant-pop da camera, musica neoclassica e metal si mischiano e dove si intravedono influenze di Faith No More e una certa attitudine a ‘la David Yow (Scratch Acid e The Jesus Lizard).

Thin Black Duke non è il loro migliore album (d’altronde dopo essere stati prodotti nel 1995 da Steve Albini in Let Me Be A Woman sarebbe stata un impresa) ma è uno dei dischi più emozionanti di questo 2017.

Prova
Uno
Due
Tre
Quattro
Cinque
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Pros
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Cons
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3.6
  • Punctum
  • Originalità
  • Spasso
  • Produzione
  • Longevità
3.2

Riassunto

Da pubblicazione: 5 Maggio 2017
Pubblicato da: Hydra Head Records

Tracce:
1. Cold and Well-Lit Place 4:32
2. Ecce Homo 4:17
3. A Gentleman’s Gentleman 3:24
4. Letter of Note 6:17
5. Host 5:23
6. The Upper 4:32
7. Other People 4:03
8. The Finished Line 6:27

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