Le Stelline sono il metodo più oggettivo che ci è venuto in mente per valutare un album. Le componenti della valutazione finale sono cinque:
- Punctum
- Spasso
- Originalità
- Produzione
- Longevità
Punctum
Parola coniata da Roland Barthes nel saggio La camera chiara. Punctum è, in una fotografia, ciò che punge lo spettatore, l’elemento che colpisce emotivamente chi guarda. È un particolare, un oggetto, una posizione, una prospettiva che coinvolge profondamente. Applicato alla musica, è l’elemento irrazionale, per esempio l’atmosfera. In altre parole, ciò che denota l’energia intrinseca dell’album, la sua forza, la sua consistenza. Sfuma nell’originalità ma non gli appartiene: si può pungere anche con la retromania.
Spasso
Ciò che diverte dell’album. Diversamente dal punctum, ciò che coinvolge senza paralizzare, ciò che rende partecipe lasciando liberi di godersi l’ascolto, senza inscenare il “dramma dell’emozione”.
Originalità
La capacità dell’album di dire qualcosa di nuovo, di fare qualcosa mai fatta prima, di creare un timbro, un suono, un’identità forte se non unica.
Produzione
La capacità di produrre e arrangiare. Include quindi tanto la qualità della registrazione (lo/hi-fi), il missaggio, quanto la qualità compositiva.
Longevità
Quanto dura l’album. Quanto è capace di rimanere fresco col passare del tempo. Quanto mantiene la stessa potenza artistica o addirittura riesce a rinnovarsi ermeneuticamente, adattandosi ai tempi che cambiano: nel primo caso è un album riuscito, solido, nel secondo un capolavoro.